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Una centrale nucleare sulla Luna

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Mentre in Italia si torna a discutere sulla possibilità dell’utilizzo del nucleare per sostenere la transizione ecologica, dall’altra parte dell’oceano la NASA ha deciso di spingersi oltre: entro il 2030 costruirà una centrale a fissione nucleare sulla Luna. Il Dipartimento dell’Energia dell’Idaho ha affermato infatti di star collaborando con la NASA per “costruire una fonte di energia stabile e indipendente dal sole” sul nostro satellite naturale entro i prossimi 10 anni. Per questo motivo le due agenzie sono alla ricerca di proposte per iniziare il progetto, e ognuno di noi può parteciparvi! Chiunque abbia qualche idea su come progettare un reattore nucleare dal peso massimo di 6000kg e delle dimensioni di 6 metri di altezza può inviare il proprio progetto entro il 19 febbraio 2022.

L’ipotetica centrale nucleare sarebbe di fondamentale importanza per la costruzione di una base stabile sulla Luna, fornendo energia elettrica prodotta direttamente sul posto, abbassando notevolmente il costo delle future missioni spaziali. La presenza di un reattore che produce continuamente energia apre un’infinità di opportunità, come per esempio la nascita di industrie direttamente sulla Luna, la costruzione di razzi sul nostro satellite, e chissà quanti altri sbocchi che vanno oltre la nostra immaginazione. 

La produzione di energia sarà la chiave per la futura esplorazione spaziale. Mi aspetto che la centrale nucleare porterà ottimi benefici ai nostri progetti futuri, soprattutto per quanto riguarda l’esplorazione di Marte. Di sicuro porterà innovazioni utili anche qui sulla Terra” ha affermato Jim Reuter, amministratore del dipartimento tecnologico della NASA. 

La costruzione di una centrale nucleare capace di funzionare sulla Luna è sicuramente uno dei progetti più ambiziosi in cui la NASA si sia mai lanciata: viste le difficili condizioni atmosferiche lunari (si possono raggiungere facilmente anche i 120 gradi Celsius) il reattore dovrà essere dotato di un sistema di controllo della temperatura, per mantenerlo sempre freddo. Inoltre, come si legge nel comunicato della NASA, la centrale dovrà essere in grado di produrre continuamente 40 chilowatt di energia elettrica per 10 anni. 

Questo nuovo progetto si affianca al ben più noto “Programma Artemis” che mira a riportare l’uomo sulla Luna per la prima volta dal 1972, questa volta per rimanerci. La produzione di energia elettrica direttamente sul satellite non è che un altro tassello fondamentale per la costruzione della futura base lunare, che renderà finalmente l’uomo una specie multiplanetaria

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